Skin Icing: il trend del ghiaccio sulla pelle

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Passare un cubetto di ghiaccio sul viso è un antico rimedio di bellezza, oggi più trendy che mai. Aiuta ad assorbire la crema idratante e dona splendore dopo i trattamenti urto.

In principio fu Joan Crawford a praticare lo skin icing. Ogni mattina immergeva il viso in un lavandino riempito con acqua ghiacciata per rassodare la pelle e contrastare eventuali gonfiori. Almeno così racconta “Mammina cara”, film biografico del 1981 ispirato alla vita della celebre attrice della vecchia Hollywood. Erano gli albori (domestici) della crioterapia. Del resto, la coppia ghiaccio & pelle ha conosciuto, negli anni, vari sviluppi.

Ti dice niente il cubetto di ghiaccio da passare sulla faccia per cancellare la stanchezza? È un vecchio rimedio della nonna che più o meno segretamente si è sempre usato: alcuni make-up artist giurano che il freddo facilita la stesura del trucco, e ne mantiene la durata.

Di recente lo skin icing è tornato alla ribalta grazie ai post su Instagram di celeb come Victoria Beckham, Jessica Alba e Irina Shayk. Quest’ultima, in particolare, assicura che funziona perché è come svegliarsi in Russia (di cui è  originaria). Il freddo dà una sferzata di energia che tonifica i tessuti! Ecco perché la modella russa ripete lo skin icing ogni mattina.

Che cos’è lo skin icing

Lo skin icing è un brevissimo massaggio del viso effettuato con un cubetto di ghiaccio. Per evitare ustioni da freddo, meglio evitare però di usare il ghiaccio “a nudo”. Basta avvolgerlo in una pellicola da cucina per usufruire dei benefici senza il rischio di scottarsi.

A cosa serve? A tonificare la pelle, attenuando segni di stanchezza e gonfiori. Il merito è della temperatura bassissima che comporta una vasocostrizione, apportando un immediato effetto tensore. I tratti si distendono e si sollevano all’istante.

Come si fa lo skin icing?

Dopo aver avvolto il cubetto di ghiaccio in una pellicola scivolosa (evitare la stoffa che potrebbe graffiare), si passa velocemente sul viso effettuando movimenti circolari. Si può poggiare il ghiaccio anche sulle zone sensibili, come l’area del contorno occhi e labbra. Sconsigliato tuttavia “insistere” su alcuni punti, come si fa per esempio con lo scrub. L’operazione di skin icing deve durare in tutto 1 massimo 2 minuti.

Quando fare lo skin icing

Poiché il massaggio facciale con il ghiaccio aiuta a migliorare la circolazione linfatica, è bene farlo al mattino su pelle pulita, prima di applicare la crema idratante. In questo modo ne favorisce l’assorbimento, veicolando al meglio i principi attivi. I peptidi biomimetici di Natural Face Caring – Cream di SATŌ per esempio su una pelle preparata col ghiaccio troverebbero terreno fertile per esplicare ancor più la loro azione rassodante. Allo stesso modo, l’acido ialuronico in essa contenuta penetrerebbe più a fondo, idratando a lungo.

Lo skin icing può essere adottato, inoltre, come cura defaticante prima di un appuntamento oppure durante una pausa in cui ci si prende cura di sé. Se applicato dopo una maschera viso, il ghiaccio funziona da rimedio lifting che solleva i tratti e dona un’aria riposata. Inoltre, il freddo consente di mantenere più a lungo i benefici di un trattamento intenso come quello della maschera. L’effetto illuminante di Natural Age Caring – Mask di SATŌ, per esempio, sarà ancora più evidente dopo un’immersione di ghiaccio. La vitamina C toglie l’opacità dal viso e l’amido di riso leviga le linee d’espressione: a rendere il viso più fulgido ci penserà un cubetto!

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