Lo scrub può essere effettuato sia su pelle asciutta che su pelle bagnata, dipende dal tipo di pelle e finalità.
Chi ha l’occhio clinico giura: la pelle esfoliata regolarmente con lo scrub si vede! Sia sul corpo che sul viso. Cos’ha di diverso? È più liscia, luminosa e compatta. Il merito è del massaggio effettuato con i tipici granuli che “scrubbando” la pelle, ne restituiscono un aspetto nuovo. Se ci pensi, il motivo è semplice: scrub in inglese vuol dire “strofinare”, proprio ciò che facciamo quando desideriamo un’operazione di pulizia più profonda.
Ma i plus dello scrub sono molto di più di un’accurata detersione della pelle. Oltre a rimuovere le cellule morte, attiva il ricambio cellulare e stimola la microcircolazione. Così la pelle è più ossigenata, assumendo un colorito più sano e un aspetto più levigato. Grazie alla capacità di rinnovare l’epidermide, inoltre, lo scrub permette di veicolare meglio i principi attivi dei trattamenti applicati successivamente. La pelle esfoliata è, infatti, più ricettiva a qualsiasi cosmetico, “rispondendo” con risultati più evidenti.
Ma come si usa lo scrub?
Su pelle asciutta o bagnata? Prima o dopo la doccia? Queste sono le domande principali sull’utilizzo corretto dello scrub. In realtà, lo si può utilizzare in entrambi i modi: la scelta varia a seconda del fine che desideriamo ottenere. E anche del tipo di pelle. Vediamoli nel dettaglio.
Scrub su pelle asciutta
L’esfoliazione sulla pelle asciutta è indicata quando l’epidermide è molto secca, anche in presenza di zone ruvide e ispessite. In questo caso, è bene scegliere scrub che oltre ai classici granuli, contengano oli vegetali, dall’azione nutriente e ammorbidente. Se applicato su pelle asciutta, uno scrub così composto ha la possibilità di ammorbidire ulteriormente la pelle e nello stesso tempo di lenirla dalle eventuali sensazioni di fastidio (molto comuni nella pelle secca). Per scongiurare qualsiasi rischio di irritazione, l’ideale è uno scrub naturale con granuli a base di zucchero che, rispetto al sale, ha un’azione molto più delicata. È il caso di Natural Body Scrubbing, 100% naturale, composto da zucchero di canna grezzo, quindi più adatto per il corpo. La formulazione è arricchita da olio di crusca di riso e olio di rosa mosqueta che, essendo ricchi di acidi grassi essenziali, stimolano la rigenerazione della cute. E in più aiutano a mantenere l’elasticità cutanea.
Scrub su pelle bagnata
Più che bagnata, la pelle prima dello scrub deve essere umida. Prima di buttarti sotto il getto, inumidisci il corpo e inizia a distribuire il prodotto esfoliante sull’epidermide, partendo dalle caviglie e salendo verso le braccia. Massaggia per bene il prodotto sulla pelle, finché non diventa quasi impercettibile. E poi procedi con il normale risciacquo. A questo punto, potresti evitare il bagnoschiuma per non “lavare via” la fragranza dello scrub. E gli oli? Cosa succede al contatto con i saponi? Nessuna paura di annullare la loro azione nutriente: grazie al risciacquo, gli oli si legano all’acqua, ottenendo una maggiore veicolazione nell’epidermide, che risulterà morbida e setosa.
Il procedimento dello scrub su pelle inumidita è, inoltre, più indicato sul viso che ha una cute più fragile e delicata. A tal proposito il prodotto esfoliante per il viso di Satò, Natural Face Scrubbing, riduce la dimensione dei grani di zucchero, rendendoli extrafini, proprio per adattarsi a una cute più soggetta a irritazioni.
Il gesto giusto
Il movimento corretto del massaggio esfoliante? È rotatorio, dal basso verso l’alto e dalle estremità verso il centro. In questo modo si riattiva la circolazione, dando una sferzata di energia al ritorno venoso. Tale gestuelle è valida sia per il corpo che per il viso. Infine le pressioni delle dita non devono essere eccessive, altrimenti si rischiano irritazioni.